Barolo Sarmassa 2008 – Brezza Giacomo e Figli

sarmassa-brezzaSono contento di un vino così. Lo incontro di nuovo oggi, a distanza di qualche anno dall’ultimo assaggio, per scoprirlo in splendida forma, finalmente disinvolto come è nel suo dna. Saldezza ed eleganza come maritate, ma di un’eleganza melodiosa si tratta, solennemente pura, governata da una innata naturalezza, con il soffio lieve del tannino ad elevare il finale e la coda sapido-minerale, quella delle grandi occasioni, ad allungarlo. La sua compagnia è un privilegio, tanto quanto quello accordatomi dalla famiglia Brezza ogni volta che mi reco a trovarla. Una compagnia disinvolta, tipica e pura, come i loro vini.

Oreste Brezzafra i grandi vecchi della vitivinicoltura di Langa, è un appuntamento ineludibile, fosse solo per un saluto. Sai che potrai trovarlo al solito posto, salvo rare eccezioni. E il suo posto si chiama cantina. Lui vive lì, accoglie lì, spesso mangia lì. Grande personalità l’Oreste, dissimulata in un approccio bonario, confidenziale, accomodante, che ti lascia secco per come riesce ad esprimere il sentimento di quei luoghi, con nonchalance, con semplicità, con il sorriso sotto ai baffi (e che baffi!). Nei suoi desideri, ieri come oggi, c’è una terra da preservare contro le tentazioni speculative, una terra che sappia accogliere e nella quale il rispetto, la condivisione e la dimensione umana nei rapporti interpersonali possano riconquistare il posto che gli è dovuto.

Poi c’è Enzo, figlio di Oreste. I vini, in fondo, sono figli suoi. Lui l’anima tecnica cantiniera. Appassionato del proprio lavoro, teneramente introverso, senti che ama la compagnia e la discrezione. Assieme alla sua famiglia, assieme ai suoi vini, ha contribuito a fare di Brezza una istituzione, un punto fermo nel mare magnum di Langa, un approdo abituato al buon senso, alla misura e alla sincerità.

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